Annabit: né con speranza né con timore

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La cantautrice vicentina ha deciso di iscriversi ad UniVr a 28 anni

Di Francesco Novella @therealnovellaphotos

 

Anna Dalla Bona, 30 anni, mi accoglie sorridente per l’intervista concordata. Si presenta vestita semplicemente, con abiti scuri, e piano piano comincio a conoscerla e a capire il suo potenziale artistico.

 

So che il 17 ottobre è uscito il tuo primo album, “Né con speranza né con timore”. Raccontaci da dove è partita questa esperienza.

Suonare e cantare le mie canzoni è sempre stata la mia passione fin da quando, alle scuole medie, ho scelto di ricevere in regalo una chitarra invece del cellularePer tanti anni non ho mai pensato di pubblicare nulla di ciò che producevo, poi, invece, è nata dentro di me una voglia, una necessità di esprimermi anche con il mondo intorno. Volevo vedere il mio album esposto tra i miei preferiti, a tutti i costi.

 

Quando e come è arrivata la svolta?

Ho partecipato, nel luglio 2017, ad un laboratorio per cantautori a Vicenza. Ho cantato alcune canzoni scritte da me in inglese, però allora non ero ancora pronta e le mie qualità musicali hanno faticato ad emergere. La vera svolta è arrivata quando ho conosciuto Laura, la mia attuale produttrice musicale. Lei mi ha incoraggiata a cantare in italiano invece che in inglese e mi ha dato dei validi consigli. Tramite la reciproca fiducia abbiamo iniziato una solida collaborazione.

 

Se non sbaglio questa collaborazione è anche correlata al tuo nome d’arte.

E’ così. Annabit unisce il mio nome con il bit, l’unità computazionale informatica. Dal momento che Laura vive e lavora a Barcellona, la nostra interazione si basa sui bit, tramite e –mail, chiamate e registrazioni delle tracce audio che tutte transitano nell’etere.

 

E’ vero che ti sei iscritta all’UniVr a 28 anni?

Si, ho scelto di iniziare a studiare. Vedo in questa possibilità sia la realizzazione personale sia un miglioramento delle prospettive lavorative. La comunicazione è sempre stata un mondo pieno di fascino per me e così, lottando tra impegni lavorativi e progetti musicali, ho deciso di coronare il mio sogno iscrivendomi all’università.

 

So che alcune canzoni partono proprio da qui…

Sono rimasta così ispirata da alcune lezioni (in particolare del prof. Tuppini) che, tornando a casa in treno, mi sono messa a scrivere pensieri e riflessioni. Ad esempio, la canzone “Bevo te” l’ho scritta in preda all’agitazione per il primo esame, dietro allo scontrino del caffè Duchi. Altri brani, come “Cercasi giovane brillante”, sono un’invettiva e una critica al mondo del lavoro odierno, che cerca di appiattire noi giovani in figure senza spessore e senza personalità. “Foglie” è più personale, racchiude storie di vissuti miei e di persone che ho conosciuto nell’arco della vita.

 

Spiegaci il significato di: “Né con speranza né con timore”

E’ la mia filosofia di vita: se facciamo una cosa che riteniamo giusta nel presente, resterà giusta da qualsiasi parte noi la guardiamo. Agire con la speranza o con il timore che qualcosa diventerà giusto nel futuro, non mi appartiene.

 

Vuoi dare un consiglio ai lettori?

Venite tutti a sentirmi l’8 dicembre a Porto Burci a Vicenza! (ride)

Scherzi a parte, cercate sempre di ascoltare voi stessi prima di tutto e trovate sempre il modo di esprimervi, nella vita come nella musica.

 

 

Per ascoltare Annabit:

Spotifyhttps://spoti.fi/2AG2a0f
iTuneshttps://apple.co/2PgyHPw
Bandcamphttps://annabit.bandcamp.com/releases

 

 

 

 

 

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