Amico Libro: la chiave per entrare nel mondo del libro (usato)
Orietta Giubilei è la presidentessa dell’associazione Amico Libro, la cui sede è una libreria dell’usato che si trova in via XX Settembre a Verona. Ci sono molti ragazzi che fanno volontariato qui per garantire l’apertura costante della libreria.
Abbiamo intervistato Orietta Giubilei e Sophia, una ragazza volontaria di Amico Libro, per capire come sta procedendo la situazione in questo periodo particolare.
Come nasce Amico Libro e di cosa si occupa?
Orietta: Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 nasce un’associazione ambientalista dal nome Amici della terra legata al movimento dei Verdi. Ermanno Butti, consigliere comunale di Verona, per sostenere le spese di questa associazione e per la sua sede, decide di dare vita ad un mercatino del libro usato di libri scolastici. Negli anni questo mercatino si è aperto ad altri tipi di libri ed è ciò che oggi possiamo vedere nella nostra sede. Io sono la presidentessa attualmente e molti ragazzi volontari dell’associazione Amico Libro tengono in vita la libreria insieme a me.
Acquistiamo subito i libri scolastici, gli altri libri invece li prendiamo e una volta venduti diamo al venditore una parte del ricavato. Quando questi libri restano in libreria per molti anni li doniamo all’associazione Fevoss, un ente no-profit di attività sociosanitaria. Per comprare i libri qui da noi c’è bisogno della tessera del circolo, un po’ una chiave di accesso nel mondo dei libri.
Questa associazione nasce, quindi, con lo scopo di finanziarne un’altra anche se nel tempo si è evoluta svolgendo non solo un’azione di riciclaggio e riuso del libro, ma avendo l’obiettivo di svolgere anche una funzione sociale. Le attività che si compiono qui sono numerose.
Di quali tipi di attività si tratta?
Qui da noi si svolgevano spesso presentazioni di libri, ma anche mostre di alcuni studenti dell’Accademia di Belle Arti. Da quattro anni siamo una delle tappe della “non mostra” del professor Caliandro, l’ultima c’è stata a ottobre 2019 e si chiamava Scarti; quest’anno non è stato possibile farla a causa della situazione che stiamo vivendo, abbiamo dovuto annullare un po’ tutti gli eventi.
Ecco, a questo proposito quanto ha inciso il Covid-19 sulla vostra attività? Come vede l’evolversi della situazione da dietro al bancone del mercatino del libro usato?
Prima del lockdown la gente era molto spaventata dalla situazione, poi abbiamo chiuso. Non abbiamo avuto la possibilità di organizzarci per compiere spedizioni o altro, ma quando abbiamo riaperto c’è stata una lenta ripresa: sono tornate molte persone, soprattutto lettori accaniti e appassionati che avevano “bisogno” del libro cartaceo che forse in quarantena avevano letto sottoforma di ebook.
Secondo lei come sarà il mercato dei libri usati dopo questo momento?
Negli anni ho notato che spesso la gente veniva a chiedere libri scolastici e si guardava intorno, cercava tra la narrativa, la poesia. Era attratta dai libri. Ora vedo entrare gente spaventata, pensierosa, che prende ciò di cui ha bisogno e va via. Non c’è più serenità. Non è mai capitato che qualcuno non entrasse o non toccasse i libri per paura del contagio, ma qualcuno ha chiesto insistentemente se fossero igienizzati. In generale la gente ha poca voglia di parlare, si chiude in sé stessa. Mi dispiace per i giovani.
Comunque, credo che libro cartaceo fra una ventina d’anni sarà un prodotto di nicchia. Leggere un libro di carta sarà una moda del passato.
Qual è il target clienti? Chiedono consiglio?
Solitamente è vario: a parte le persone che vengono qui per acquistare libri scolastici, ci molti adulti e anziani che cercano qualcosa di introvabile, molti lettori appassionati, giovani sì, ma non tantissimi, universitari che vivono qui intorno.
Chiedere consigli sui libri è qualcosa di molto intimo e privato. Bisogna conoscere bene una persona, i suoi gusti per dire loro di leggere un libro specifico. Pochi chiedono suggerimenti, è molto raro, ma in compenso spesso chiacchiero di libri con chi entra qui.
C’è qualche episodio che l’ha colpita?
Beh, ecco, sì! Qualche giorno fa è entrato un ragazzo e ha preso molti classici, tra cui alcuni russi. Sono rimasta sbalordita. Mi è sembrato strano e allo stesso tempo molto bello che un giovane potesse comprare dei libri classici, allora ho chiesto se fossero letture di piacere o obblighi universitari. Nel momento in cui mi ha detto di avere interesse personale in quelle letture, mi sono meravigliata.
Lei da quanto tempo si trova in questa realtà?
Sono ormai dieci anni, all’inizio ero con i Verdi anch’io e facevo attività con loro, raccoglievo le firme per questioni ambientali. Mi trovo molto bene qui, è una bellissima realtà ed è piena di giovani che vogliono dare un contributo.
Anche Sophia, una delle ragazze volontarie ha deciso di raccontare brevemente la sua esperienza.
Mi chiamo Sophia e sono qui da giugno 2020. Sono stata al mercatino del libro usato altre volte, ma grazie a una mia amica sono entrata a fare parte dei volontari di Amico Libro. Ero un po’ spaventata all’inizio perché sono una ragazza molto timida, ma svolgere questa attività mi ha aiutata ad aprirmi di più, a sconfiggere la mia timidezza, a parlare con il cliente e conoscerlo, approcciandomi sempre in maniera adeguata. Mi trovo molto bene qui.