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La sera del 21 giugno noi di Pass Magazine abbiamo avuto l’onore e la fortuna di poter assistere ad un concerto davvero suggestivo. Eravamo tra le terrazze di Castelvecchio, con l’Adige a fare da sfondo, ed a incantarci col loro sound, davanti ad un pubblico di centoventi invitati, c’erano gli Alban Fùam, giovane gruppo di ragazzi veronesi con la passione per la musica celtica irlandese.
Al termine del concerto ecco la chiacchierata che ne è seguita:
Siete soddisfatti di questa serata?
Io direi assolutamente sì. Abbiamo riempito la terrazza sull’Adige, questa location straordinaria della nostra città. Da veronesi ci tenevamo a fare un evento esclusivo e prestigioso, in uno dei posti più belli.
Siete tutti veronesi?
Lupatotini a dire il vero, però dai…veronesi. Comunque assolutamente soddisfatti, abbiamo suonato bene.
Era la prima volta che vi sentivamo e in effetti sì, ci siete piaciuti tantissimo. Era anche faticoso restare fermi seduti e non poter ballare.
Alban Fùam, comunque, il vostro nome cosa significa e come nasce?
Dunque, il nome del gruppo deriva dal gaelico ed è diviso in queste due parole: Alban, che significa festa di luce, e tra l’altro oggi è il solstizio d’estate, quindi tutto torna, e Fùam, che vuol dire suono, sound, quindi festa di luce e di suono.
Come vi siete conosciuti e quando? Da chi è partita l’idea? A vedervi sembrate tutti molto diversi.
Tecnicamente è così, perché partiamo da esperienze musicali molto diverse. Io e il chitarrista per esempio proveniamo da un passato rock blues, Cecilia dalla musica classica, Piero lirica. Ci siamo incontrati prima come amici, poi come musicisti. Ci conosciamo da sempre praticamente, e nel 2009 è partita questa idea. Tutti frequentavamo la stessa scuola di musica e, dal nulla ci siamo decisi a far partire questo progetto azzardato. Infatti la nostra è una musica di nicchia e non troppo ascoltata. Siamo comunque riusciti, forse per i nostri arrangiamenti o non so grazie a cos’altro, a farla apprezzare alla gente.
E come mai questo genere?
La scelta è nata da Davide e Cecilia, rispettivamente chitarrista e violinista. Davide è sempre stato in Irlanda, Cecilia ha la passione per la musica celtica, da lì si è trovato un punto d’incontro.
Le storie delle vostre canzoni invece che origine hanno? A quanto abbiamo capito alcune sono cover mentre altre sono vostre?
In realtà non proprio. Il nostro repertorio è principalmente tradizionale irlandese, quindi abbiamo estrapolato le canzoni più belle e famose per reinterpretarle. Non sono considerate canzoni proprie, però c’è un arrangiamento sostanzioso, soprattutto nel disco, in cui Max, il produttore, ha suonato molti strumenti, e dove c’è ancora più corpo nell’impasto musicale. Poi comunque ci piace ri-arrangiare le colonne sonore dei film, come L’ultimo dei Mohicani, Titanic ecc. Infine, facciamo anche un po’ di blue grass, quindi influenze del folk country americano e…tutte queste sfaccettature sono state messe insieme e così è nato il suono degli Alban Fùam.
Questo concerto era il primo di una lunga serie o ne avete fatti altri?
Ecco, non l’abbiamo detto stasera, ma questo è il nostro duecentesimo concerto, siamo attivi da 6 anni. E’ però il nostro primo album ufficiale realizzato appunto con Max Titi e l’etichetta Maxy Sound Store.
Le vostre performance le avete sempre avute in contesti simili?
No, suoniamo sia in luoghi simili, quindi… istituzionali, che in sagre, teatri, festival… siamo molto versatili.
Che ambizione avete a questo punto?
Sicuramente il CD non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza. C’è costato sei mesi di lavoro, ma ora inizia la vera promozione e bisogna farlo ascoltare al vero pubblico, che è sì quello che ci sente nei concerti, ma anche quello che si segue online, dove il bacino d’utenza è estremamente maggiore. Grazie a Max che ci pubblica su tutte le principali piattaforme e al disco fisico, la nostra ambizione, ora, è farci conoscere anche all’estero.
Avete una pagina facebook in cui è possibile seguirvi?
Sì, la pagina è un elemento essenziale un po’ per tutti, uno strumento semplice che se usato in maniera intelligente è molto molto efficace.
Ultima domanda: dove possiamo venirvi a sentire prossimamente?
Ora ovviamente partirà il release tour, sono una dozzina di date nel veronese. Su facebook è pubblicato il calendario preciso. Durerà tutta l’estate fino a settembre.
Per non perdervi nulla degli Alban Fùam potete seguirli sul loro sito, sulla loro pagina facebook, e ascoltarli sulle principali piattaforme digitali come iTunes e spotify.
Davide Storti e Irene Monge