Al Jeiom le aziende sfidano i preconcetti sui giovani lavoratori
Branding yourself: usare bene i social e avere la mente aperta per essere vincenti.
Al Jeiom di Verona ben 220 studenti delle Junior Enterprise, provenienti da tutta Italia, hanno avuto la possibilità di partecipare ai workshop organizzati dalle aziende presenti all’evento, toccando con mano quello che potrebbe essere il loro futuro e imparando concretamente quali strategie adottare per essere pronti al mondo del lavoro.
Le aziende presenti al Jeiom confidano a Pass magazine che la personalità dei giovani è sempre più importante e decisiva nel momento di valutare nuovi candidati ad una posizione nei loro team. La formazione universitaria è certamente la base di partenza per una carriera promettente, ma ciò che emerge dalle interviste fatte con le varie aziende sponsor dell’evento, è che le cosiddette soft skill siano ciò che più contraddistingue uno studente dall’altro.
Insomma l’attitudine, la curiosità, la contaminazione, la propensione al lavoro di squadra e avere una mente elastica e aperta, sono le qualità che tutte le aziende intervistate da Pass ritengono fondamentali per far parte del loro staff.
‘Dirò una cosa in controtendenza’, rivela Marco Onorato, co-founder e head of content di Marketing Espresso, un’agenzia e una piattaforma di formazione online di marketing e social media, ‘per lavorare nel mondo social e digital una delle competenze più importanti e necessarie è proprio l’attitudine e la curiosità verso questo settore. Questo perché essendo un mondo in crescita, sviluppare una hard skill è importante, ma probabilmente dopo qualche mese verrà superata o comunque aggiornata, quindi nel lungo termine avere un’attitudine corretta all’apprendimento di nuove skill è la parte più importante per crescere’.
Gian Luca Comandini, uno dei cento Under 30 inserito nella lista di Forbes nel 2019, nonché amministratore delegato di You&Web, azienda di marketing e comunicazione integrata, spiega come oltre a specializzarsi in un unico settore, possa essere invece utile, ai fini di una carriera lavorativa, guardare ad altro. ‘Abbiamo scoperto che la contaminazione è la caratteristica e il valore aggiunto più importante in questo settore: chi ha altri tipi di background e ha la mente aperta e vuole consolidare un percorso in ambito comunicativo, è la persona che cerchiamo. Creatività, storytelling, passione per nuove frontiere e nuove tecnologie, sono le caratteristiche e i requisiti che rendono un giovane adatto a lavorare in You&Web’.
La collaborazione e il lavoro di squadra, possono sembrare caratteristiche scontate ma sono al centro del progetto di Open Marketplace, un portale per lo scouting di imprese innovative, che punta ‘a creare una complicità tra le start up di diversi territori, presenti nelle province di attività dei giovani, affinché si conoscano tra loro e si aiutino a vicenda per crescere e portare valore nel contesto italiano’. ‘Noi insistiamo’, afferma Jacopo Naidi, founder di Open Marketplace, ‘affinché i ragazzi maturino innanzitutto le soft skills, quindi: la capacità di lavorare assieme alle altre persone, di ascoltare e di mettere a terra un progetto dall’inizio alla fine’.
Durante i workshop del Jeiom, senza dubbio un altro tema ampiamente sviluppato è stato quello del mondo dei social, che giocano un ruolo importante anche nel percorso lavorativo di un giovane studente. ‘Noi guardiamo il profilo social di un nostro applicante’, spiega Marco Onorato di Marketing Espresso, ‘e molti non hanno un profilo professionale, ma solo sviluppato sul lato personale. Infatti consigliamo sempre a chi vuole avere una marcia in più di sviluppare un proprio personal brand social, anche sul lato professionale perché questo comincia a dimostrare le proprie competenze’.
L’intento di questo evento, che ha riunito 220 studenti da tutta Italia, si può riassumere in una delle filosofie di Jebv, Learning by doing, ovvero imparare facendo e provando, come conferma Gian Luca Comandini di You&Web: ‘In un contesto universitario che comunque non ti può dare tutti gli strumenti per poter essere in grado di affrontare il mondo digitale e il futuro, noi pensiamo che l’unico modo per imparare le cose sia farle, quindi sbatterci la testa concretamente e continuamente finché non si impara e non si diventa i migliori in quel settore’.
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