Academovie – Society, you’re a crazy breed

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Un ciclo di cinque documentari organizzato dagli studenti dell’Accademia di belle arti

Articolo comparso nella sezione “Cultura” del nº 47 di Pass Magazine

di Elisa Buletti

Studenti Per – Accademia di Belle Arti Verona in collaborazione con Interzona, Anpi Verona, Unione degli universitari e il collettivo artistico Entracta organizza un ciclo di cinque documentari nell’aula magna dell’Accademia, in via Carlo Montanari, 5. Le proiezioni iniziano alle 19.30 e sono precedute da un aperitivo con musica dalle 17.30. Si tratta di un evento aperto al pubblico, con entrata a offerta libera. Una chicca: i grafici di Entracta stamperanno per ogni proiezione 150 copie di poster A3 da distribuire gratuitamente ai presenti.

Il fil rouge che collega le proiezioni è il concetto dei “mali della società” e l’obiettivo è quello di portare gli studenti a riflettere su temi forti come la segregazione, il razzismo, l’omofobia, l’alienazione e gli eccessi del consumismo.

Gli appuntamenti da segnare in agenda sono: 12 dicembre 2017, “La haine”, regia di Mathieu Kassovitz (Francia, 1995, 95’), in italiano; 23 gennaio 2018, “I am not your negro”, regia di Raoul Peck (USA, 2016, 93’), in lingua originale con sottotitoli in italiano; 6 marzo 2018, “Pride”, regia di Matthew Warchus (UK, 2014, 120’), in italiano; 27 marzo 2018, “Captain Fantastic”, regia di Matt Ross (USA, 2016, 118’), in italiano; 17 aprile 2018, “Visages Villages”,  regia di JR & Agnès Varda (Francia, 2017, 90’), in lingua originale con sottotitoli in italiano.

Matteo Tacconi, uno degli organizzatori dell’evento, ci dà qualche informazione in più.

Qual è il tuo ruolo nell’organizzazione dell’evento?

Sono membro attivo della Consulta Studentesca presso l’Accademia di Belle Arti di Verona, insieme a Martina Tosoni e Andrea Cailotto. Siamo in carica da questo luglio e abbiamo deciso di dar vita al progetto “Studenti Per – Accademia di Belle Arti di Verona”. Vogliamo rendere più partecipata la rappresentanza, dato che nella comunità studentesca c’è una tendenza all’indifferenza e al disinteresse. Piano piano, tramite i servizi attivati a tutela degli studenti e delle studentesse, la costante presenza nei luoghi di studio e le varie iniziative ludiche e culturali, stiamo riuscendo a dare una scossa dal basso a questo ambiente. Il ciclo di proiezioni Academovie è uno dei tanti tasselli per riuscire a valorizzare non solo lo spazio dell’Accademia, ma della città intera.

È la prima iniziativa che riguarda delle proiezioni cinematografiche? Come vi è venuta l’idea?

Sì, da almeno 4 anni questa è la prima iniziativa culturale organizzata dagli studenti. L’Accademia si è resa disponibile ad aiutarci economicamente con i permessi per le proiezioni, oltre che concedendoci lo spazio dell’aula magna. Academovie è nato dallo scambio di idee con le varie associazioni che ci affiancano. Riteniamo che la nostra società abbia bisogno di soffermarsi e ripensarsi, soprattutto con riferimento agli aspetti che toccheremo durante le proiezioni. Tutto questo è frutto di un’ampia collaborazione e sarà sicuramente un punto di partenza per future iniziative.

Come avete scelto le proiezioni?

Abbiamo fatto una riunione in Accademia per discutere proprio di questa scelta. Purtroppo, sono tematiche che sempre più spesso non vengono prese in considerazione o sono sbeffeggiate perché ritenute solo fantasie ideologiche. Queste proiezioni provano, nel loro piccolo, a farci aprire gli occhi: oggi la realtà quotidiana della nostra società è sempre più spesso l’indifferenza, che è il perfetto lasciapassare per questi “mali”. La speranza è che a visione ultimata ognuno tragga le proprie conclusioni.

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