“A me me piace ‘o blues e tutt’ ‘e juorne aggia cantà” Ricordando Pino Daniele.

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La vita è imprevedibile.
Succedono cose alle quali non sappiamo darci una spiegazione.
E cosi improvvisamente stanotte, è Eros Ramazzotti a darne il triste annuncio su Instagram: “Anche Pino ci ha lasciato. Grande amico mio, ti voglio ricordare con il sorriso,mentre io, scrivendo sto piangendo. Ti vorrò sempre bene perchè eri un puro ed una persona vera oltre che un grandissimo artista. Grazie per tutto quello che mi hai dato fratellone, sarai sempre accanto al mio cuore. Ciao Pinuzzo.”
Dopo l’improvvisa perdita di Mango, un altro grande pezzo da 90 della nostra Italia cantautorata lascia un grande vuoto nella musica: alla sola età di 59 anni Giuseppe Daniele – in arte Pino Daniele – viene stroncato da un infarto; a Marzo avrebbe compiuto 60 anni.
Sui social, foto, video e parole da ogni dove: dai suoi amici cantanti ai suoi più grandi fan e non, lo ricordano con le sue canzoni.
Ed è di pochi giorni fa la sua ultima apparizione a Courmayeur, durante il concerto di Capodanno su Rai Uno, dove abbiamo visto il solito Pino che tutti ricordiamo,inoltre era tornato in tour a dicembre con il live “Nero a metà”, al fianco della sua band originale del 1980.
Momenti memorabili della sua vita sono stati la sua lunga carriera musicale a partire dagli anni settanta, l’apertura del concerto milanese di Bob Marley nel 1980,la creazione dello stile “tarumbo`”, a indicare la mescolanza di tarantella e blues, le molte collaborazioni con De Gregori, Pavarotti e altri ancora, il legame di “fratellanza” che aveva con Massimo Troisi, fino al suo ultimo post su Facebook in cui diceva “Back Home..in viaggio per casa.”
Voglio però, lasciarvi con una storia: questa vi farà sorridere e forse per un po’,vi farà dimenticare per qualche momento questo triste lunedi di Gennaio.
E’ l’estate del 1980. Erano gli anni dell’ LP. Nelle radio risuona un giovane ventiquattrenne del Sud Italia che incanta le generazioni del momento con le sue canzoni cantate sia in italiano, in napoletano e a volte anche in inglese. E’ una sera di agosto quando G., una quindicenne catturata dalla sua voce, va a sentire un concerto di Pino Daniele e ne rimane ancora di più affascinata.
Il giorno dopo, cosi innamorata di quella voce, chiede alla sua migliore amica di registrarle le tracce contenute nell’LP “Nero a Metà” in una cassetta: da qui in poi quel nastro lo custodirà come un ricordo prezioso , il quale si porterà fino a che non diventerà mamma.
Mi ricordo ancora quando avevo sette anni: ero affascinata da quel strano aggeggio nero chiamato “mangianastri”. Papà me lo nascondeva sempre, ne era molto geloso perchè aveva paura che potessi romperlo. Un giorno però, trovai una cassetta che aveva il titolo “Nero a metà”: fu in quel preciso momento che ebbi tra le mani la prima cassetta che io avessi mai ascoltato.

                                                                                                                                  di Ilenia Attolico

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