A Borgo Roma si discute sulla mensa
Presidio organizzato da Udu Verona, ieri nel primo pomeriggio, per portare l’attenzione sulla chiusura della mensa “Le Grazie”. Gli studenti del polo di Borgo Roma si devono infatti rivolgere a quella dell’ospedale o al bar. Intanto Oltre lancia una raccolta firme.
Diverse decine di studenti si sono trovati ieri nel prato davanti alla mensa “Le Grazie” del polo universitario di Borgo Roma, a due passi dalla biblioteca Meneghetti. Annunciato nei giorni scorsi da Udu Verona, il presidio aveva l’obiettivo di chiedere la riapertura della mensa, chiusa all’inizio dell’emergenza Covid e mai più riaperta.
A prendere la parola al megafono, fra gli altri, la coordinatrice di Udu Verona Deborah Fruner, la rappresentante Laura Bergamin e il presidente del Consiglio degli studenti Stefano Ambrosini.
«Chi si dovrebbe occupare di questo servizio è l’Esu, l’ente regionale per il diritto allo studio, che ha l’obbligo di garantire il servizio di ristorazione a Ca’ Vignal. Obbligo che, però, ignora da oltre un anno» dichiara Fruner.
«La soluzione che è stata data dall’Esu, agli studenti e studentesse di Borgo Roma, è stata quella di servirsi della mensa ospedaliera» afferma Laura Bergamin, rappresentante di Medicina in Consiglio degli Studenti all’Università di Verona. «Peccato che il servizio mensa ospedaliero sia, appunto, riservato a chi lavora in ospedale e che questi spazi non siano ne sufficientemente grandi, ne organizzati per essere adibiti a mensa studentesca universitaria».
«L’unica alternativa per mangiare rimane il bar “Le Grazie”, che offre solo dei lunch box insufficienti e che è troppo piccolo per contenere il flusso di centinaia di studenti in pausa pranzo» conclude Bergamin.
Infatti l’Esu, il 29 settembre, aveva diffuso un breve comunicato: «Si informa che il servizio ristorazione di ESU di Verona, per il Polo Scientifico (Borgo Roma) è già attivo presso la mensa dell’Ospedale di Borgo Roma e presso il Bar di Ca‘ Vignal. A partire da Venerdì 1 Ottobre sarà operativo anche il Bar ESU in Strada Le Grazie».
Pur non partecipando esplicitamente alla protesta, anche il gruppo Oltre concorda sulla necessità di offrire spazi adeguati agli studenti e per questo ha lanciato una raccolta firme su Change.org. «La chiusura, prima imputata alle restrizioni dovute alla pandemia da covid-19, si è poi protratta anche quando gli altri spazi mensa hanno riaperto nel resto dell’Ateneo. Oggi sappiamo che la chiusura è dovuta al blocco dei lavori di ristrutturazione» è il testo che presenta la raccolta firme di Oltre. Sono 276 le adesioni, per ora, dopo tre giorni dal lancio.
«Anche con l’inizio di questo nuovo anno accademico (2021/2022) studentesse e studenti continuano a non poter mangiare in Ateneo non avendo uno spazio che garantisca a tutte e tutti di poter usufruire di un servizio di ristoro. Ad oggi non abbiamo una data di inizio lavori, né tantomeno notizia dell’intenzione di ESU di riaprire la mensa» evidenziano da Oltre.
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