5 film da (ri) vedere prima di “Dumbo”

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Il “re del gotico” si confronta con un classico Disney, dopo aver raccontato tantissimi mondi diversi

di Beatrice Castioni

Il regista americano Tim Burton, acclamato ai David di Donatello di ieri sera con un prestigioso premio alla carriera, è considerato il “papà dei mostri”, il creatore di esseri e mondi così inquietanti ma al tempo stesso così malinconici ed affascinanti, che non è possibile non restarne incuriositi. Da oggi nelle sale potremo conoscere la sua versione di “Dumbo”, il piccolo elefante emarginato e triste, che ben si sposa ai classici personaggi amati dal regista. Prima di vedere però la sua ultima fatica, vi propongo la visione (se non le conoscete già) di 5 delle sue famosissime pellicole.

1. Edward mani di forbice (Edward Scissorhands), 1990

Un ragazzo artificiale creato da uno scienziato ambizioso, morto prima della conclusione del suo lavoro. Una presentatrice Avon che lo trova nell’abitazione dell’uomo anni dopo, e una ragazza gotica e sensibile che si innamora di lui. Una delle storie più conosciute del regista, immerge in un’atmosfera surreale, dolce e grottesca.

2. La sposa cadavere (Corpse Bride), 2005

Finché morte non vi separi? Macché. Victor desidera sposare la promessa Victoria, fa delle prove per i voti nuziali ma qualcosa non va come previsto: il ramoscello al quale infila l’anello di fidanzamento in realtà è il dito scheletrico di un cadavere, Emily. In men che non si dica Victor si ritrova conteso tra due fuochi, in una favola oscura perfettamente orchestrata in stop-motion.

3. Planet of the Apes – Il pianeta delle scimmie (Planet of The Apes), 2001

Il cosmonauta Leo conosce benissimo i primati addestrati per compiere le missioni spaziali e lavora sodo per il bene della scienza. Una tempesta elettromagnetica però si scatena nella sua base spaziale, e Leo si ritrova catapultato nel pianeta alieno Ashlar, popolato da scimmie parlanti e in cui è l’uomo ad essere schiavo. Un film che fa riflettere sul potere della nostra specie e su quanto il nostro comando sugli altri esseri viventi possa essere considerato “legittimo”.

4. Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street (Sweeney Todd), 2007

Prendiamo un barbiere, Benjamin, ingiustamente arrestato e condannato ad una vita di duro lavoro lontano da casa dal Giudice Turpin, che desidera la moglie. Andiamo a trovarlo anni dopo, di ritorno a Londra, quando scopre che la moglie è morta come una stracciona e la figlia è stata adottata dal terribile giudice. Benjamin è assetato di vendetta e diventa Sweeney Todd, un barbiere con il vizio dello sgozzamento e con l’obiettivo di assassinare Turpin. Un musical fatto di tenebre e sentimenti umani repressi, come l’odio e la vendetta, per farvi accomodare alla sudicia tavola della compagna di Sweeney e gironzolare per le strade depravate della Londra del tempo.

5. Big Eyes, 2014

Una pittrice di talento, Margaret, che si trasferisce con la figlia in cerca di serenità e stabilità. Un imprenditore e pittore per diletto, Walter, che la seduce, la sposa e le ruba i dipinti, esponendoli a suo nome. Si parla delle turbolente relazioni umane, della difficoltà di fidarsi del prossimo e di accettare i demoni interiori dell’altro. Il tutto, osservando la vita con occhi tremendamente grandi.

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